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29 giu 2012

APPUNTAMENTO SETTIMANALE SUL CINEMA

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ROCK OF AGES
 (Rock of Ages, USA 2012, 2h03’, musical) 
Regia: Adam Shankman
Cast: Julianne Hough, Diego Boneta, Paul Giamatti, Russell Brand, Catherine Zeta-Jones, Alec Baldwin, Mary J. Blige, Tom Cruise, Malin Akerman.

Nel 1987 a Los Angeles il Bourbon Club è il centro della scena musicale rock della città. In questo mitico locale s'incontrano Sherry, ragazza di provincia appena arrivata per cercare fortuna come cantante, e Drew, che con lei condivide la passione per la musica. Tra i due è amore a prima vista. Intorno a loro ruoteranno le vicende di una serie di personaggi leggendari come Stacee Jaxx, icona del rock che sembra aver perso la sua anima realmente ribelle in favore del successo economico.

Il successo di Broadway Rock of Ages diventa un lungometraggio diretto dallo stesso regista di Hairspray – Grasso è bello e ci racconta il rock degli anni Ottanta in una lucida trasposizione di costumi, scenografie e – ovviamente – musica. Ma a dar man forte alla riuscita ci sono pure una sfavillante fotografia (firmata Bojan Bazelli) ed il montaggio di Emma E. Hickox con una quantità di dissolvenze incrociate che sono un esplicito riferimento agli usi del cinema di quegli anni. Ad oggi, la storia intorno alla quale gira tutto il film sembrerebbe datata e stancante, ma è proprio il suo essere costruita attorno alle linee guida dei film di trent’anni fa che la rendono un puro atto di coraggio. Quando si dice che la qualità di un prodotto è data anche (o forse soprattutto) dall’altissimo livello dei suoi attori: i due giovani protagonisti sono felicemente in parte, Baldwin e Brand sono una coppia comica frizzante, il ritorno di una grande Zeta-Jones dal doppio volto, Paul Giamatti e Bryan Cranston (Breaking Bad) si confermano due grandi caratteristi capaci di impreziosire qualsivoglia ruolo. E poi c’è lui: la star del rock Stacee Jaxx che non poteva non avere il volto e le movenze di un Tom Cruise in stato di grazia, che rende il suo personaggio un’icona rock senza tempo e strizza l’occhio cinefilo ad un suo altro personaggio, quello di Magnolia di Paul Thomas Anderson (vedere la scena dell’intervista con Malin Akerman per credere). Insomma c’è tutto per divertirsi, per ricordare il passato e per capire che Rock of Ages non è solo un semplice omaggio agli “Eighties” ma anche la riproposizione di come si faceva musica e cinema in quel periodo.

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26 giu 2012

22 giu 2012

PITTI UOMO 2012








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APPUNTAMENTO SETTIMANALE SUL CINEMA

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PAURA 3D
 (Italia 2012, 1h44’, horror, VM14)
 Regia: Manetti Bros. 
Cast: Peppe Servillo, Lorenzo Pedrotti, Francesca Cuttica, Domenico Diele, Claudio Di Biagio.

Tre giovani amici della periferia romana, dove tutto scorre come da copione, si ritrovano tra le mani le chiavi di una bella villa in campagna appartenente allo strano e facoltoso Marchese Lanzi, fuori per il fine settimana per un raduno d’auto d’epoca. I tre non resistono alla tentazione di passare due giorni indisturbati nel lusso, ma qualcosa nella cantina comprometterà inaspettatamente i loro goliardici progetti.

A poco tempo da L’arrivo di Wang i Manetti Bros. tornano con un film del genere da loro più amato: l’horror, per giunta supportato dal 3D. I due fratelli registi usano il loro film come se fosse un saggio scolastico di fine anno, più che un ricercato horror-movie da botteghino. Con un incipit che è la parte migliore della pellicola (grazie ai titoli di testa opera del pittore e grafico Sergio Gazzo) ed utilizzato per la presentazione dei personaggi (romani, normali, quindi riconoscibilissimi dallo spettatore). Poi però qualcosa s’inceppa, manca un po’ di olio nell’ingranaggio generale del perfetto funzionamento del cinema horror: ma non chiediamo troppo visto che il genere da solo non basta e quindi pesca anche nei sottogeneri come lo splatter ed il torture porn in una quantità che non infastidisce più di tanto lo spettatore. Fosse una produzione americana saremmo delusi, visto che è un prodotto nostrano siamo più che contenti perché si capisce che i due fratelli hanno talento da vendere, che qualche brivido c’è e che pure un po’ di ironica commedia spezza qua e là la paura vera dei protagonisti.

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19 giu 2012

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15 giu 2012

APPUNTAMENTO SETTIMANALE SUL CINEMA

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MARILYN 
(My Week with Marilyn, GB/USA 2011, 1h39’, drammatico) 
Regia: Simon Curtis Cast: Michelle Williams, Kenneth Branagh, Julia Ormond, Eddie Redmayne, Pip Torrens, Judy Dench.

È l’estate del 1956 e il ventitreenne Colin Clark, fresco di laurea, vuole a tutti i costi lavorare nel cinema. Grazie a un misto di tenacia ed educazione riesce a farsi assumere come terzo assistente alla regia sul set de “Il principe e la ballerina”. Laurence Olivier lo prende sotto la sua ala, Vivien Leigh gli chiede di controllare il marito in sua assenza, ma Colin si ritroverà presto da una parte e una soltanto: quella di Marilyn Monroe.

Quando si dice che di Marilyn non se ne ha mai abbastanza. Quando si prova a riportare in vita un mito come il suo, forse l’unico modo giusto per farlo è di inquadrare il personaggio in un unico, determinato momento. Così il regista, basandosi sul diario del terzo assistente alla regia Colin Clark, racconta della settimana trascorsa da quest’ultimo in compagnia della diva (non a caso il titolo originale parla de “La mia settimana con Marilyn”). La prima parte del film è tutto un susseguirsi di momenti piacevoli del mondo della produzione cinematografica, con i suoi vizi e le ferree regole sindacali; nella seconda Colin lascia spazio e scena a lei: non potrebbe fare altrimenti. Eddie Redmayne (I pilastri della Terra) rende magnificamente attraverso i suoi sguardi da giovane innamorato la volontà che lo spettatore ha di essere al suo posto, ancora incredulo alla possibilità che gli si para davanti. E poi c’è Michelle Williams (ex moglie del compianto Heath Ledger, già vista nel serial Dawson’s Creek ed in I segreti di Brokeback Mountain), in una delle sfide più difficili nella carriera di un’attrice: far rivivere il mito di Norma Jeane. La candidatura all’Oscar® (battuta solo dalla sublime Tatcher di Meryl Streep) è la giusta consacrazione di uno sforzo impressionante. C’è una scena ambientata al castello di Windsor quando i due si trovano di fronte i dipendenti e lei dice: «Ora gli faccio vedere Lei». Meravigliosa.

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13 giu 2012

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8 giu 2012

APPUNTAMENTO SETTIMANALE SUL CINEMA

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ATTACK THE BLOCK – INVASIONE ALIENA 
(Attack the Block, GB 2011, 1h28’, azione) 
Regia: Joe Cornish 
Cast: Jodie Whittaker, John Boyega, Alex Esmail, Franz DRameh, Leeon Jones.




L'infermiera Sam sta rincasando quando viene fermata da una gang di ragazzini incappucciati, che sfruttano la loro superiorità numerica per intimorirla e rubarle soldi, anello e cellulare. Nel mentre, però, qualcosa che assomiglia ad un meteorite piomba giù dal cielo e si schianta su un'automobile. È una piccola creatura pelosa e sibilante, che Moses, il capetto della banda, uccide senza grande difficoltà. Ma è solo l'inizio di una vera e propria invasione aliena: grossi mostri sempre più numerosi seguono Sam e i ragazzini dentro il loro caseggiato, per vendicare il loro simile. Lo stabile diventa un campo di battaglia e i giovanissimi teppisti si rivelano l'unica speranza per i suoi abitanti.

Interessante debutto alla regia di Joe Cornish, autore comico radiotelevisivo e co-sceneggiatore di Le avventure di Tintin: il segreto dell’unicorno. Gli alieni avevano già provato a vedersela un po’ con tutti ma di certo mai contro i ragazzini poveri, emarginati, neri ed (erba)dipendenti dei “blocchi”, dove è già la vita quotidiana ad essere dura di suo. Il regista conosce bene il sud di Londra, perché lui stesso viene da quella zona, ed è per questo che la pellicola risulta bella e coinvolgente, con una varietà di personaggi che neassicurano il realismo necessario alla buona riuscita. Certo, non è un film elaborato e visivamente curato come quelli di altri autori, ma forse più “moderno” ed emozionante: non poca cosa visto il limitato budget a disposizione.

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5 giu 2012

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