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30 apr 2012

DIFFERENZIRE FA LA DIFFERENZA

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Laboratorio didattico sul riciclo 27-28-29 Aprile da Chiaro scuro
in collaborazione con  il Giardino botanico alpino Vivione

26 apr 2012

COLLEZIONE P/E 2012

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Vassoio Mother&Child - Sedia a dondolo Eames Plastic Armchair - Anello Donatella Pellini - Sciarpa, borsa, sandalo e abito Daniela Gregis - Bracciali Vanities - tutto da chiaro scuro


APPUNTAMENTO SETTIMANALE SUL CINEMA


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TO ROME WITH LOVE

(“To Rome with Love”, USA/Italia/Spagna 2012, 1h51’, commedia)

Regia: Woody Allen

Cast: Ellen Page, Woody Allen, Jesse Eisenberg, Penélope Cruz, Alec Baldwin, Roberto Benigni, Judy Davis,. Greta Gerwig.

Jack e Sally sono una coppia di studenti americani a Roma, in attesa dell'amica di lei, Monica, un'attrice in erba con la fama della seduttrice seriale. John è un famoso architetto, di ritorno nella città eterna dopo trent'anni, che rivede in Jack se stesso da ragazzo e tenta inutilmente di metterlo in guardia rispetto a Monica. Anche Hayley è giovane e americana: innamoratasi di Michelangelo, convoca i propri genitori in Italia per far conoscere le famiglie. Insieme al padre regista d'opera in pensione e alla madre strizzacervelli, arriva a Roma anche una coppietta di Pordenone che finirà separata per un giorno da un turbine di equivoci. Ultimo è Leopoldo Pisanello, che diverrà per qualche tempo il primo, per il capriccio di una fama che è pura illusione e come viene se ne va.

Cosa succede se il cinema americano incontra quello italiano? Si potrebbe rispondere con «un pasticcio», perché questo è il risultato del nuovo lungometraggio di Woody Allen. Girare due film nella stessa stagione probabilmente non deve far bene ad un regista, che qui abbandona il meraviglioso script di “Midnight in Paris” (che gli valse l’Oscar® per la migliore sceneggiatura originale) per una trama da fratelli Vanzina. Certo alcune trovate sono geniali, in perfetto stile alleniano, ma è poca cosa rispetto a tutto il resto irrimediabilmente piatto; ed è un peccato, vista l’abbondanza di personaggi e di attori che li interpretano. Su tutti una straordinaria Ellen Page (“Juno”), quasi un alter ego del regista, piena di luoghi comuni intellettuali ed eccessi da matta. Cliché imbarazzanti di un’Italia che suona “Nel blu dipinto di blu” e canta sotto la doccia; figlio – il film – anche un doppiaggio ai limiti del sopportabile se è vero come è vero che dopo un’ora tutto sommato piacevole si inizia a guardare l’orologio. E se lo fai mentre guardi una commedia non è un buon segno.

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21 apr 2012

SALONE DEL MOBILE 2012

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EDICOLA

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Monocle 10,00 € da CHIARO SCURO

Monocle is a global affairs magazine and website founded by Tyler Brûlé, a Canadian journalist and entrepreneur. Described by CBC News reporter Harry Forestell as a "meeting between Foreign Policy and Vanity Fair", the magazine provides a globalist perspective on issues as fashion, international affairs and design. Hamilton Nolan, editor for Gawker, described Monocle magazine as "a lifestyle magazine for young, stylish, business-oriented jetsetters". It had also previously been described on Gawker as a "travel-culture magazine" and a repository of "lifestyle sensuality and gaywad uptightness".

17 apr 2012

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 appuntamento settimanale sul cinema 


Diaz

 (Italia 2012, 2h00’, drammatico)

 Regia: Daniele Vicari 

Cast: Elio Germano, Claudio Santamaria, Jennifer Ulrich, Davide Iacopini, Ralph Amoussou.

Genova, 2001. Durante il lavori del G8 per le strade della città ligure si riversa un fiume di gente pacifica che vuole dimostrare che può esistere un altro mondo. All’interno della scuola Diaz un gruppo eterogeneo di persone cerca un posto per dormire e/o lavorare: sono giornalisti, avvocati del Social Forum impegnati ad aiutare i familiari dei ragazzi dispersi nella folla, uomini d’affari che cercano un posto dove stare . In quella tragica notte la polizia fa un “repulisti” con la motivazione ufficiale di trovare un gruppo di black block nascosto dentro la scuola. Risultato: 93 persone arrestate e 87 ferite.


«La più grave sospensione dei diritti democratici in un paese occidentale dopo la Seconda Guerra Mondiale»: basterebbero le parole di Amnesty International per capire che cosa è stata quella terribile notte. Vicari (regista di Il passato è una terra straniera) firma quasi un documentario per raccontare l’abuso di potere della polizia verso un gruppo di persone innocenti. E lo fa appoggiandosi non ad un attore principale ma ad un gruppo di personaggi quasi tutti sullo stesso piano: così c’è Elio Germano (giornalista di destra), Claudio Santamaria (poliziotto), Jennifer Ulrich (anarchica tedesca), Davide Iacopini (avvocato del Social Forum), fino ad arrivare ad un anziano lì per caso (non voleva tornare a casa con il bus dopo una manifestazione dei sindacati) ed un uomo d’affari al quale gli alberghi hanno rifiutato il pernottamento. Un pugno nello stomaco può durare 2 ore? La risposta (purtroppo) è sì: ci sono 25 minuti dove parlano solo il tonfa (il manganello dei poliziotti) ed i loro anfibi. È difficile tenere gli occhi sullo schermo. C’è un fil rouge che collega “Diaz” e “Romanzo di una strage” di Giordana: l’uscita quasi contemporanea ed il fatto che entrambi questi terribili episodi dei nostri tempi non abbiano trovato (ancora) un colpevole.

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14 apr 2012

10 apr 2012

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 appuntamento settimanale sul cinema 




Pirati! Briganti da strapazzo (3D)

 (The Pirates! Band of Misfits, GB/USA 2012, 1h28’, animazione)

 Regia: Peter Lord, Jeff Newitt


Il Capitano Pirata ha un sogno: vincere il premio “pirata dell'anno”, per farlo dovrà però battere rivali agguerriti e molto più “predoni” di lui. Non potendo vantare ricchi bottini riunisce la sua ciurma di disperati in una serie di arrembaggi che lo portano a contatto con un giovane Charles Darwin, il quale riconosce in quello che il capitano chiama pappagallo l'ultimo esemplare di Dodo sulla Terra.

Partendo da un libro di Gideon Defoe ed iniziato circa cinque anni fa, la casa inglese Aardman spinge un passo in avanti l’animazione con pupazzi di plastilina (la cosiddetta “stop-motion”) unendola alla computer grafica, senza la quale sarebbero risultati impossibili scenari ed animazioni, altrimenti costretti in ambienti ridotti. La Aardman è nota anche per “Galline in fuga” e “Wallace & Gromit e la maledizione del coniglio mannaro”, titolo quest’ultimo che valse a Steve Box e Nick Park l’Oscar® per il miglior film d’animazione. Ma guarda caso più che la tecnica ancora una volta poterono i dialoghi e la caratterizzazione dei personaggi, a differenziare l’opera inglese da una strettamente a stelle e strisce. Tante citazioni, la presenza di Darwin e Jane Austen, la comicità di una scimmia muta che si esprime attraverso dei bigliettini, l’errore voluto ad inizio film (lo noterete?) rendono il film piacevolmente scorrevole senza troppe pretese. Il 3D c’è, ma rispetto a quello di “Titanic” è poca cosa.

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Popville è un libro pop-up in cui ogni pagina corrisponde a un momento dell’evoluzione della città. Alcuni elementi urbani e paesaggistici rimangono punti di riferimento costanti attorno a cui la città si sviluppa, altri invece scompaiono nel tempo per far posto a quelli che li sostituiscono. 
Il tutto nel costante fluire di occasioni e possibilità, imprevedibili fino al momento di voltare pagina, nel libro come nella realtà. 

Anouck Boisrobert e Louis Rigaud si sono diplomati all’École Supérieure des Arts Décoratifs di Strasburgo. Popville è il loro primo libro.

6 apr 2012

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VANITIES

Bracelet







Bone skull bracelet, printed cotton string, flowers and stripes print

The two Vanities designers have drawn their inspiration from vintage and tribal art. From their journeys across the world, they brought back fabrics with diverse prints, such as Liberty, Vichy, stripes, that they associated with bone-sculpted sculls handmade in Kenya.

2 apr 2012

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 appuntamento settimanale sul cinema 


ROMANZO DI UNA STRAGE

Regia: Marco Tullio Giordana
Cast: Pierfrancesco Favino, Valerio Mastandrea, Luigi Lo Cascio, Fabrizio Gifuni.

Milano, dicembre 1969. L’esplosione alla Banca Nazionale dell’Agricoltura di Piazza Fontana causa diciassette morti ed ottantotto feriti, e getta la Nazione in un clima di terrore e tensione. Giuseppe Pinelli (Favino), anarchico e padre di famiglia, viene convocato la sera dell’attentato ed interrogato per tre giorni. Muore precipitando – in circostanze misteriose – dalla finestra dell’ufficio del commissario Luigi Calabresi (Mastandrea) che finisce per diventarne responsabile e vittima al tempo stesso.

Marco Tuillio Giordana (“I cento passi”, “La meglio gioventù”) racconta una delle pagine più tragiche ed irrisolte della nostra storia recente. E lo fa con uno stile asciutto come un giallo ed essenziale nel presentare a chi magari non conosce i fatti un’Italia ricostruita con particolare scrupolo giuridico, dividendola in “atti” quasi si trattasse di un’opera lirica. E lo fa appoggiandosi sulla recitazione di un cast notevole, sul quale spiccano (c’erano dubbi?) le prove magistrali di Mastandrea e Favino, a ragione ritenuti i migliori esponenti attoriali della loro generazione.

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