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14 nov 2012

APPUNTAMENTO SETTIMANALE SUL CINEMA

WATCHED BY CHIARO SCURO


SKYFALL
(“Skyfall”, GB/USA 2012, 2h23’, azione)
Regia: Sam Mendes
Cast: Daniel Craig, Javier Bardem, Judi Dench, Ralph Fiennes, Naomie Harris, Bérénice Marlohe, Ben Whishaw.

In missione a Istanbul per conto della Regina, della Patria e di M, James Bond deve recuperare un file prezioso che contiene i nomi degli agenti infiltrati del MI6. Finito nelle mani di un killer professionista, Bond lo insegue cadendo sotto i colpi del fuoco amico. Precipitato e disperso dentro una cascata, Bond viene dichiarato morto e compianto in un formale necrologio. A redigerlo è M, che lo ha sacrificato senza riuscire a recuperare il maltolto. Pubblicate su internet le identità degli agenti operativi, M è chiamata a rispondere della questione e della sua gestione davanti al governo britannico che vorrebbe le sue dimissioni. Bond, intanto, sopravvissuto alla ‘caduta’ e alla inoperosità, è richiamato a Londra e al dovere da un attentato gravissimo alla sede del MI6. L’obiettivo è M, il criminale è Silva, un ex agente ‘venduto’ e torturato che ha coltivato la vendetta e adesso chiede il conto al suo ex direttore. Figli putativi della stessa M(adre), Bond e Silva si confronteranno a colpi di pistola, fino a esplodere o a implodere il loro passato.

Torna il franchise più longevo della storia del cinema. L’agente segreto con licenza di uccidere ha il volto segnato e stanco di un impeccabile Daniel Craig (il secondo miglior Bond dopo Sean Connery), che ha nella risurrezione la sua specialità. E con una controparte come il cattivissimo Silva del meraviglioso Bardem il risultato è assicurato. Un cattivo a metà strada tra Hannibal Lecter ed il cattivo di “Non è un paese per vecchi” (che valse allo stesso Bardem l’Oscar®), figlio della stessa madre di Bond (M, la sempre splendida e shakespeariana Judi Dench) che per lei ed il Paese ha sacrificato la sua faccia. Ricco di citazioni degli altri film della serie, ha dei comprimari di tutto rispetto: oltre alle due Bond girl, spicca per bravura e perizia il giovane Ben Whishaw (“Profumo – Storia di un assassino”) nei panni di Q, che “gadgetizza” James con poche e semplici attrezzature: una pistola ipertecnologica che funziona solo se impugnata da lui ed una trasmittente a forma di radio. È tutto quanto in questo film che rende il Bond numero 23 tra i migliori di sempre (terzo solo a “Dalla Russia con amore” e “Missione Goldfinger”) a partire dai titoli di testa con la canzone dalla magnifica voce di Adele, avanti fino a creare i presupposti per ripartire da dove iniziò tutto con “Licenza di uccidere”. Il doppio zero è consolidato, M avrà di nuovo il volto di un uomo, il drink agitato e non mescolato e Moneypenny che prenderà posto dietro ad una scrivania. Il mondo di Bond si è consolidato ed in uno scenario cha va da Istanbul a Shanghai fino alla tenuta “Skyfall” in Scozia (e che omaggio per Sir Connery!) Sam Mendes riesce ad uscire alla grande da una sfida altrettanto difficile: perché quello di 007 è un mondo a parte nell’universo cinematografico e basta un niente per inimicarsi i fan dell’agente al servizio segreto di Sua Maestà.

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