WATCHED BY CHIARO SCURO
ARGO
Titolo originale: Argo
Produzione: USA 2012 - Durata: 2h00', colore - Genere: drammatico
Regia: Ben Affleck
Cast: Ben Affleck, Bryan Cranston, Alan Arkin, John Goodman, Victor Garber, Tate Donovan, Clea DuVall.
Nel 1979, in seguito alla fuga negli Stati Uniti dello Scià iraniano Mohammad Reza Pahlavi durante la rivoluzione, l'ambasciata americana di Teheran fu presa d'assalto dai rivoluzionari e i suoi impiegati sequestrati per più di 400 giorni. Sei cittadini statunitensi riuscirono a fuggire di nascosto e trovare rifugio nella residenza dell'ambasciatore canadese, il quale, a proprio rischio e pericolo, concesse clandestinamente ospitalità e supporto. Per riportare in patria i propri connazionali la CIA organizzò una missione di esfiltrazione particolarmente audace, ideata dall'esperto del campo Tony Mendez e coadiuvata da una vera produzione hollywoodiana. Basandosi su una sceneggiatura realmente acquistata dal sindacato sceneggiatori fu data l'illusione a tutti (soprattutto alla stampa, in modo che si producessero articoli in materia) che c'era l'intenzione di girare un film di fantascienza in Iran, così da poter ottenere dal Ministero della cultura iraniano il permesso di entrare ed uscire dal paese e, nel fare questo, poter portare via i sei ospiti dell'ambasciatore canadese spacciandoli per maestranze del film. Il titolo del finto film in questione era Argo.
Quando ti siedi e vedi che il logo della casa di distribuzione Warner non è lo scudetto moderno ma quello "vecchio" degli anni Settanta, già capisci che cosa avrai di fronte. Una perfetta ricostruzione storica di una delle operazioni di "esfiltrazione" più incredibili della storia americana. Ed il merito va tutto al regista Ben Affleck (alla sua terza regia dopo Gone Baby Gone e The Town), capace di rendere in immagini una magnifica sceneggiatura, che Chris Terrio ha tratto da un articolo di Joshuah Bearman, specificando chiaramente il confine fra fatto storico e finzione cinematografica. E lo fa praticamente dividendo il film in tre generi: c'è il film di guerra della prima parte, con l'attacco all'ambasciata americana a Teheran. C'è la commedia hollywoodiana della seconda parte, con due splendidi John Goodman e Alan Arkin, simboli dello sprezzante mondo cinematografico. E poi c'è il dramma storico della terza, la tensione palpabile in ogni inquadratura. Affleck (premio Oscar® con l'amico Matt Damon anni orsono per lo script originale di Will Hunting - Genio ribelle) ritaglia per sé il ruolo del protagonista Tony Mendez, colui che dovrà riportare a casa gli ostaggi americani. E la sua recitazione pacata profusa in uno sguardo perennemente malinconico, anche quando le circostanze permetterebbero un sorriso, lo portano ad essere uno degli autori giovani più interessanti del momento. Forse Affleck è davvero questo: non il pessimo attore visto in pellicole di serie B, ma un autore coi fiocchi, capace di regalare emozioni, riflessioni e momenti di grande cinema.
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