IL PEGGIOR NATALE DELLA MIA VITA
Italia 2012, 1h45', commedia
Regia: Alessandro Genovesi
Cast (interpreti e personaggi): Fabio De Luigi (Paolo), Cristiana Capotondi (Margherita), Antonio Catania (Giorgio), Andrea Mingardi (Dino), Diego Abatantuono (Alberto Caccia), Laura Chiatti (Benedetta), Anna BOnaiuto (Clara), Dino Abbrescia (Jimpa), Alessandro Bisentini (il truccatore), Francesco Villa (il becchino).
Paolo, incorreggibile pasticcione, è riuscito a sposare Margherita e adesso aspettano un bambino per Natale. Festività che contano di trascorrere in famiglia e in un castello blasonato alle pendici del Monte Rosa. Mentre Paolo si attarda lungo la strada, rallentato da una commissione e da uno slittamento, Margherita lo precede a destinazione con i genitori, Giorgio e Clara, e Alberto, superiore di Giorgio, scampato alla malattia e deciso a cedere le redini dell'azienda al leale e affidabile sottoposto. In attesa della promozione ufficiale, Giorgio chiede al genero, sopraggiunto con danno e ritardo, di non compromettere la sua carriera. Le raccomandazioni non saranno però sufficienti a contenere la sventatezza di Paolo, che guasterà il tacchino della Vigilia, fredderà suo malgrado una cocorita, annuncerà il decesso di un vivo, incendierà il castello dopo averlo allagato. Tra gravidanze, rivelazioni, promesse, dipartite, nascite, rinascite e poi suocere brille, mogli isteriche, camerieri indolenti, suoceri ostili, Paolo passerà davvero il peggior Natale della sua vita.
Basterebbe dire che, pur trattandosi di una commedia, il sequel di Genovesi non fa ridere neanche un po’ ed avrei finito la recensione. Il film seguito del successo di pubblico dell’anno scorso La peggior settimana della mia vita (a sua volta ispirato ad una sitcom inglese della BBC) è il solito miscuglio di gag infelici, battute al limite della sopportabilità e recitazione di serie B (o forse zeta) da parte degli ormai abituali attorucoli che riempiono le commedie italiane. Inutile dire che non si salvano né Fabio De Luigi (ormai una macchietta), né Cristiana Capotondi né la sempre imbarazzante Laura Chiatti. Uniche note positive sono i sempre bravi Diego Abatantuono (new entry) ed Antonio Catania. Mentre mi chiedo come possa un’attrice del calibro di Anna Bonaiuto (che prende il posto di Monica Guerritore) passare da essere la meravigliosa moglie di Giulio Andreotti nel capolavoro di Sorrentino Il divo ad interpretare la suocera petulante (e sempre col bicchiere in mano) in un film di una simile mediocrità. Nulla va bene qui: a partire dall’uscita di un film natalizio un mese prima rispetto alla festività (problemi di distribuzione? Di concorrenza “sleale”?), alla pessima sceneggiatura (scritta a quattro mani dal regista e da De Luigi) fino al ruolo di Ale e Franz che forse poteva essere sfruttato un po’ di più. Lo spettatore medio sarà sicuramente rassicurato dai personaggi e dagli ambienti a lui più cari, senza doversi sforzare a trovare qualcosa di diverso e più complicato. Se queste sono le premesse per i film di Natale, siamo proprio a cavallo...
1/2